COMUNICATO LEGGE DI BILANCIO

30 dicembre 2018

Non abbiamo mai mollato, non abbiamo mai ceduto alla logica del meglio qualcosa che niente. Non ci siamo mai piegati  alle minacce e neppure  avviliti per le numerose infami calunnie. Non abbiamo ceduto alle lusinghe.  Siamo rimasti

DURI I BANCHI

Con profonda commozione comunico ai risparmiatori   che la nostra battaglia contro il misselling e gli arbitrati voluti dalla legge Baretta – Puppato – Santini ((legge 205/17) è vinta.

Grazie alla straordinaria sinergia sviluppatasi con il Movimento 5 Stelle ed  il Governo Giallo Verde, è stata riscritta la legge che istituisce il fondo di indennizzo a favore dei risparmiatori. L’emendamento all’art. 38 della legge di bilancio, da noi fortemente voluto,   è stato presentato dal M5S ed è diventato legge. Una legge per la quale abbiamo combattuto con coerenza e determinazione.

Non è stato facile né per noi né per i politici che con noi hanno sempre lealmente interloquito. Enormi interessi economici, finanziari, giudiziari ma, specialmente, ideologici, hanno con ogni mezzo sostenuto la legge Baretta – Puppato – Santini (legge 205/17). Inutilmente!

La positiva novità della nuova legge per i risparmiatori non è solo nel riconoscimento all’indennizzo  senza le forche caudine dell’arbitrato ACF (che significa CONSOB) e con il limite del misselling; la straordinaria portata della nuova legge per i risparmiatori è nella sconfitta dell’ideologia neo liberista. Gli uomini della finanza pensavano che tutto fosse a loro permesso e dovuto. La cancellazione della legge Baretta – Puppato – Santini (legge 205/17) ripristina  i principi costituzionali e ridà dignità ai risparmiatori, quella dignità che ci era stata tolta assieme ai nostri risparmi.

Anche i  soci storici delle banche potranno riavere parte di quanto gli è stato espropriato e per tutti ci sarà una procedura semplice, che non richiederà l’intervento di avvocati, commercialisti o intermediari a pagamento. Ciò consentirà un consistente risparmio allo Stato ma, principalmente, un minor esborso per i risparmiatori.

Purtroppo dobbiamo constatare ed evidenziare che per i vecchi soci, quelli che avevano acquistato prima del 2005, l’indennizzo sarà inferiore a quanto avevamo richiesto ed alle aspettative,  come iniquo pare il tetto di 100.000 euro di massimo indennizzo, e su questi punti continuerà il nostro lavoro per rendere equa la previsione normativa.

Possiamo, comunque, essere fieri del risultato ottenuto, un risultato che sarà utile all’intera economia della nostra terra veneta. Il miliardo di Euro che in pochi anni rientrerà nelle tasche dei veneti sarà uno straordinario volano per la ripresa economica.

Un doveroso ringraziamento ai risparmiatori, alle associazioni di risparmiatori, agli intellettuali ed ai pochi politici – ma coerenti – con i quali abbiamo condiviso questi anni di lotta.

La nostra viva  riconoscenza va  al prof. Angelo Aldo Dolmetta, all’ing. Alfonso Scarano, all’avv. Luigi Fadalti, preziosissimi consulenti che hanno generosamente dato sapere e tempo fondamentali per arrivare a questo risultato.

Un caro saluto.

Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete  “don Enrico TORTA”

Il presidente avv. Andrea Arman

P.S. Tralasciamo, per ora, le miserie di chi, dopo averci ingiuriato  e diffamato per la nostra battaglia contro la legge 205/17 ( Baretta, Puppato, Santini ), adesso  tenta di attribuirsi i meriti della nuova legge. Per gli uomini di buona volontà queste sono giornate di Festa Vera e non vogliamo inquinarle.  Ecclesiaste 3.